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24M pubblica i nuovi risultati dei test per il separatore di batterie Impervio

separatore di batterie

24M ha recentemente pubblicato nuovi risultati di test per il suo separatore di batterie trasformativo, Impervio, che affronta la crescente preoccupazione per la sicurezza delle batterie per veicoli elettrici (EV), sistemi di accumulo di energia (ESS) e applicazioni consumer (post precedente). I nuovi dati coincidono con le crescenti preoccupazioni dopo i recenti incendi di batterie negli Stati Uniti e a livello internazionale.

Impervio, annunciato a gennaio 2024, oltre agli altri vantaggi, affronta il rischio di sicurezza della sovraccarica. La sovraccarica si verifica quando una batteria supera la sua soglia di carica sicura ma continua a caricarsi e si surriscalda, il che può causare incendi di veicoli elettrici.

La sovraccarica può portare alla formazione di dendriti e a un cortocircuito interno, che può causare un incendio e/o un'esplosione della batteria. Impervio ostacola la propagazione dei dendriti, controllando la cella a livello di singolo elettrodo, impedendo ai dendriti di propagarsi e consentendo un rilevamento precoce dei guasti. La tecnologia può prevenire la fuga termica monitorando l'elettrochimica della cella e consentendo l'implementazione di un sistema di sicurezza in caso di potenziale cortocircuito.

In nuovi test condotti presso i laboratori 24M, l'azienda ha confrontato le prestazioni e la sicurezza di due diverse celle per batterie a sacchetto: una cella a sacchetto da 10 Ah in nichel NMC/grafite con separatore Impervio e un'altra cella a sacchetto in nichel NMC/grafite disponibile in commercio con separatore convenzionale.

Entrambe le celle sono state portate a uno stato di carica completa e poi portate al 100% di sovracapacità o al doppio della tensione massima specificata dal produttore. Le celle con Impervio hanno dimostrato prestazioni robuste senza cortocircuiti o surriscaldamenti con un'ora intera di sovraccarico. Al contrario, le celle standard si sono surriscaldate costantemente con micro cortocircuiti causati dai dendriti che si sono verificati dopo 15 minuti di sovraccarico e la cella è esplosa in un enorme incendio dopo 38 minuti.

Fonte da Congresso Green Car

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