La società è in attesa delle approvazioni normative da parte delle autorità cinesi e britanniche per procedere con l'IPO.
Shein Distribution UK, filiale britannica del rivenditore online Shein Group, ha registrato un fatturato di 1.55 miliardi di sterline (2.03 miliardi di dollari) nell'anno fino a dicembre 2023, con un aumento del 38% rispetto all'anno precedente.
La cifra, riportata dall'azienda in un documento depositato presso la Companies House del Regno Unito, arriva mentre il rivenditore di moda sta valutando una potenziale offerta pubblica iniziale (IPO) a Londra.
L'azienda, originaria della Cina e ora con sede a Singapore, è in attesa del via libera delle autorità cinesi e britanniche per procedere con l'IPO, che potrebbe valutare Shein 50 miliardi di sterline.
La crescita del fatturato dell'azienda nel Regno Unito è attribuibile all'elevata domanda da parte dei clienti.
Oltre all'incremento delle vendite, la filiale britannica di Shein ha registrato un utile ante imposte di 24.4 milioni di sterline nel 2023.
La filiale, costituita nel 2021, ha avuto un ruolo determinante nell'espansione della presenza di Shein nel Regno Unito.
Le tappe più significative dell'anno per l'azienda sono state l'apertura di una sede a Manchester, il lancio di negozi pop-up nel Regno Unito e un tour in autobus.
Alla fine dell'anno, la società ha dichiarato 29 milioni di sterline di attività nette dell'azienda, di cui 16.7 milioni di sterline in liquidità e mezzi equivalenti e 16.9 milioni di sterline in attività intragruppo.
Nel corso dell'anno, l'azienda ha impiegato 33 dipendenti, concentrati principalmente sulle attività di marketing per il mercato del Regno Unito.
La documentazione ha rivelato che Shein Distribution UK opera come una sussidiaria interamente controllata da Roadget Business, con sede a Singapore, con Elite Depot, registrata nelle Isole Cayman, come entità di controllo finale.
La scelta di Shein di Londra per la sua IPO arriva dopo aver preso in considerazione e poi scartato una quotazione negli Stati Uniti a causa di un attento esame delle origini cinesi dell'azienda e delle accuse di malversazioni sindacali.
Nell'agosto 2024, il capo del London Stock Exchange Group avrebbe negato di aver abbassato gli standard per invogliare la quotazione in borsa del rivenditore di fast fashion a Londra.
La società terrà incontri informali con gli investitori in tutta Europa per la prevista IPO, come recentemente riportato da Reuters.
Fonte da Rete di analisi della vendita al dettaglio
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