Il 13 marzo 2024, il Comitato di revisione degli inquinanti organici persistenti (POPRC) dell'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha avviato una valutazione della gestione del rischio e una consultazione pubblica per il clorpirifos, scientificamente noto come O, O-dietil O-(3,5,6 -tricloro-2-piridil)fosforotioato. Il comitato ha proposto di elencare il clorpirifos nell'allegato A/B del regolamento sugli inquinanti organici persistenti (POP), con la conclusione del periodo di consultazione pubblica prevista per il 5 agosto 2024.
Il clorpirifos è riconosciuto per la sua efficacia come insetticida organofosfato ad ampio spettro, trovando un uso diffuso in agricoltura, medicina veterinaria e industria. Tuttavia, la sua persistenza ambientale, unita alla sua tendenza ad accumularsi nell’acqua, nel suolo e nel biota, e alla sua capacità di biomagnificazione attraverso la catena alimentare, rappresenta un rischio significativo per la salute umana.
Ad oggi, un totale di 15 paesi insieme all’Unione Europea hanno adottato un divieto totale del clorpirifos, con molte altre nazioni che stanno attualmente rivedendo il suo profilo di sicurezza. Secondo il rapporto POPRC, i principali produttori di clorpirifos includono Cina, India, Brasile, Stati Uniti e Unione Europea, con un volume di produzione annuale stimato intorno alle 50,000 tonnellate.
Misure di gestione per le sostanze chimiche elencate in diversi allegati del regolamento POP
Allegato A (Eliminazione): le sostanze incluse nell'Allegato A sono in genere quelle che hanno dimostrato di avere un impatto grave sull'ambiente e sulla salute, volte a vietarne completamente o eliminarne gradualmente la produzione, l'uso, l'importazione e l'esportazione.
Allegato B (Restrizione): le sostanze elencate nell'Allegato B sono note per essere pericolose, ma potrebbe comunque essere necessario utilizzarle in condizioni controllate a causa della mancanza di alternative o per altri motivi, pertanto soggette a rigorose restrizioni e supervisione per mitigare o eliminare il loro impatto sull'ambiente e sulla salute.
Il focus dell’Allegato A è quello di vietare l’uso e la produzione di determinate sostanze, mentre l’Allegato B sottolinea l’imposizione di limiti più severi sull’uso e sulla produzione di questi materiali.
Una volta che una sostanza viene ufficialmente inclusa nell’elenco delle restrizioni previste dai regolamenti POP e le relative norme vengono implementate, ciò avrà un impatto significativo sulle imprese in termini di produzione, utilizzo ed esportazione dei prodotti. Le aziende dovrebbero adottare tempestivamente misure proattive per mitigare i rischi di conformità.
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Fonte da CIR
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