L’investimento suggerisce un potenziale cambiamento nella strategia di approvvigionamento di Shein, che attualmente fa molto affidamento sulle operazioni cinesi.
Il colosso del fast fashion Shein sta facendo un passo importante per il mercato europeo, promettendo 250 milioni di euro (270.5 milioni di dollari) in investimenti in cinque anni, ha riferito Reuters.
Questa mossa avviene nel contesto dei preparativi dell'azienda per una potenziale offerta pubblica iniziale a Londra, nel Regno Unito, e delle continue critiche riguardanti le sue pratiche di approvvigionamento e l'impatto ambientale.
Secondo Reuters, 50 milioni di euro dell’investimento sono destinati a potenziali strutture di ricerca e sviluppo (R&S) o impianti di produzione pilota in Europa o nel Regno Unito.
Ciò suggerisce un potenziale cambiamento nella strategia di approvvigionamento di Shein, che attualmente fa molto affidamento sui fornitori cinesi.
Anche se i dettagli su luoghi specifici rimangono segreti, il presidente di Shein, Donald Tang, avrebbe sottolineato che le strutture saranno probabilmente partenariati con fornitori esistenti piuttosto che operazioni interamente controllate.
Shein mira inoltre a coltivare legami più stretti con le imprese europee stanziando fondi per iniziative a sostegno di marchi e designer regionali.
Ciò potrebbe comportare la loro promozione attraverso l'importante mercato online di Shein, posizionando potenzialmente l'azienda come piattaforma per i talenti della moda europea.
La sostenibilità è un altro obiettivo chiave degli investimenti europei di Shein.
Reuters ha notato che la società sta lanciando un “fondo di circolarità” da 200 milioni di euro per sostenere le startup e le imprese che sviluppano tecnologie innovative di riciclaggio dei tessili.
Shein spera di sfruttare la propria portata per promuovere un’adozione diffusa di queste soluzioni in tutto il settore.
Secondo quanto riferito, il fondo è aperto al coinvestimento da parte di imprese, istituzioni finanziarie e fondi sovrani.
Questo investimento strategico segnala l'impegno di Shein nell'affrontare le critiche e nell'adattarsi al mercato europeo.
Nel giugno di quest’anno, l’organizzazione per i diritti umani Stop Uyghur Genocide ha avviato una campagna legale per impedire al rivenditore di fast fashion di quotarsi alla Borsa di Londra.
Il potenziale cambiamento nei luoghi di approvvigionamento e l’attenzione alla sostenibilità potrebbero essere visti come tentativi di mitigare le preoccupazioni sull’impatto ambientale e sulle pratiche etiche associate al modello attuale.
Inoltre, la promozione delle relazioni con le imprese europee suggerisce che Shein sta cercando di integrarsi più facilmente nell’ecosistema della moda regionale.
Resta da vedere se la strategia di espansione europea di Shein riuscirà a placare critici e regolatori.
Tuttavia, questo investimento significativo dimostra il riconoscimento da parte dell’azienda dell’importanza del mercato europeo e della sua volontà di adattarsi alle mutevoli preferenze dei consumatori e al panorama normativo.
Fonte da Rete di analisi della vendita al dettaglio
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